Il Paesaggio Fragile – di Antonella Tarpino
Itinerario inconsueto tra i paesaggi ai margini del nostro Paese
P come paesaggio.
Fragile è quello in ombra, segnato dalle trame antiche del lavoro e dell’abitare: lungo i valichi alpini, le vie del sale, fra le case di terra cruda.
Memorie potenti per ripensare il futuro di tanta parte del Paese.
Questo itinerario inconsueto tra i paesaggi ai margini del nostro Paese intende volutamente «far girare la testa».
Forza il quadro ormai desueto della cartografia politica per ri-raccontare i luoghi.
Fa affiorare territori nascosti.
Riporta in vita voci, visioni e suoni di chi quei paesaggi ha disegnato nel tempo.
Ma come dare un futuro al paesaggio fragile, la montagna povera e gli interni (in Italia piú della metà del territorio)?
In via preliminare con una rivoluzione dello sguardo che – forte delle parole degli scrittori e delle immagini dei pittori – ripari la memoria tradita di quei luoghi: lungo le valli frontaliere delle Alpi Marittime, le antiche vie del sale appenniniche e il paesaggio delle case in terra cruda dall’Adriatico al Tirreno.
È un racconto alla rovescia quello che emerge dalle testimonianze dei mulattieri, dei mercanti di capelli, dei suonatori ambulanti.
Dove il loro perdersi e poi ritrovarsi nella memoria – che è contaminazione tra passato e progetti di futuro – ci svela direzioni di senso.
fonte: www.einaudi.it