#StopGlifosato: Italturismo è per la difesa della salute e del buon, sano cibo italiano
Non è una moda, non è una presa di posizione pretestuosa, non è nemmeno strano che vi parli di difesa della natura, del cibo e della salute da queste pagine.
Nel suo piccolo, Italturismo sta portando avanti una sua personalissima, ma assai sentita, difesa dell’enogastronomia italiana nei confronti delle contraffazioni, delle sofisticazioni, dei danni di qualità e immagine che quotidianamente, costantemente vengono perpetrati in ogni parte del mondo.
In questa occasione, l’obiettivo è altrettanto importante e degno; parliamo cioè della salute dei consumatori e di ogni tipo di alimento, prodotto in Italia, ma anche importato in Italia.
Parliamo cioè, di tutti quegli alimenti, vegetali, animali, lavorati e non che in un qualche modo hanno avuto a che fare con i prodotti chimici che, in quantità abnormi vengono impiegati in agricoltura e zootecnia.Il Glifosato (Roundup – nome commerciale) è senz’altro uno di questi anzi, è uno dei grandi “attori” della filiera della produzione zootecnica alimentare.
Il Glifosato è sostanzialmente un diserbante chimico, capace di condurre alla morte ed essicazione quasi ogni vegetale e viene principalmente impiegato per preparare i terreni di coltura.
Le sue caratteristiche tecniche, sono ben spiegate su Wikipedia.
Devo dire che, il redattore della scheda tecnica, sembra più “tarato” sulla descrizione dei vantaggi che il prodotto garantisce, piuttosto che sugli indubbi svantaggi.
Un altro parere, sicuramente ben argomentato, lo si può leggere su: Il FattoQuotidiano: Ambiente & Veleni.
Infine, c’è il: FAI – Fondo Ambiente Italiano, impegnato a sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi derivanti dall’uso “intensivo” dei pesticidi e in questo caso, del Glifosato in particolare.
Il FAI ribadisce il suo impegno nella difesa dell’agricoltura senza pesticidi e per la sensibilizzazione del Parlamento Europeo, che sembra invece mostrare un preoccupante disinteresse.
Come azione concreta, il FAI aderisce alla campagna: “STOP GLIFOSATO” e invita tutte le persone che si sentono coinvolte a firmare online la petizione alla Commissione Europea.
Italturismo aderisce e firma.
Fatelo anche voi.
Riferimenti: