Turismo dei Cammini, Turismo Lento, dal “Cammino di Santiago” alla “Via Francigena”
In un’epoca in cui tutto sembra dover andare veloce, dove i 2.0 rincorrono i 4.0 come fosse un’improvvisa esigenza dell’uomo moderno, sempre più spesso affiora il bisogno di fermarsi.
La rincorsa ai falsi miti della modernità, anzichè portare benessere, disorienta sempre più il “pellegrino su questa terra” e lo lascia più solo, carico di domande e di bisogno di “lentezza”.
Forse per questo, il Turismo Lento, o Turismo dei Cammini, è sempre più frequentato e richiesto.
Camminare a piedi, lentamente, su antichi percorsi dei nostri avi, immersi nella natura, nel silenzio, nella bellezza e nella meditazione è sempre più un’esigenza che per molti diventa ineludibile.
E allora, si decide: si parte.
Zaino in spalla, poche cose essenziali e un entusiasmo interiore che da solo ci regala già emozioni.
Il Cammino più noto è senza dubbio quello di “Santiago”, che porta il “pellegrino” a partire in territorio francese e terminare il suo viaggio a Santiago di Compostela, in Spagna.
In realtà, i percorsi che si possono fare sono numerosi e sono stati dettati, nel tempo, da esigenze varie; non ultima quella di evitare le armate “Moresche” stanziate in Spagna già prima del 1000 dc.
Ma qui, vorremmo parlare anche e soprattutto della “Via Francigena” ovvero, di quell’insieme, anche in questo caso, di percorsi che, dalla cattedrale di Canterbury arriva alle scogliere di Dover quindi, attraversata la Manica, prosegue in territorio francese e svizzero per poi arrivare in Italia, al versante settentrionale del Passo del Gran San Bernardo e da qui, proseguire fino a Roma poi, giù-giù fino a Brindisi, in Puglia.
“La via Francigena è un’esperienza indimenticabile. E’ il viaggio della vita”.
Così viene definito nel Sito Ufficiale delle “Vie Francigene”.
Anche l’APT Emilia romagna, Regione fortemente interessata da questo “Cammino”, ha siglato un accordo con l’Associazione Europea delle Vie Francigene per la promozione del territorio regionale attraversato dalla Via Francigena, candidata a Patrimonio Unesco.
Vale veramente la pena farci un pensiero ed organizzarsi una vacanza emozionale ed esperienziale di notevole valore personale, a 360 gradi: turismo, relax, impegno fisico, riscoperta dei veri valori e perchè no, buon cibo e vino italiani.
Fateci sapere commentando questo post.
Buon Cammino!